Preparati a Donare

Donare il sangue è un gesto semplice e nobile. E’ importante prepararsi alla donazione, in modo da poter vivere al meglio questa esperienza. Ecco qualche utile consiglio.

    • Se sei nervoso e emozionato prova a distrarti: porta con te un lettore MP3, un libro o un amico.
    • Sia il giorno della donazione che la sera prima bevi molti liquidi ma non alcolici.
    • Il giorno prima della donazione abbi cura di fare dei pasti regolari e due ore prima della donazione fai
      una leggera colazione. Ciò aiuta a mantenere gli zuccheri nel sangue.
    • Riposa bene la notte prima della donazione: è benefico e favorisce il recupero.

Indumenti stretti intorno alle braccia limitano il flusso del sangue e possono provocare lividi. E’
consigliato indossare qualcosa di confortevole.

I momenti della donazione

Fai a casa una leggera colazione due ore prima di presentarti. Noi ti seguiremo passo dopo passo. Ecco le tappe della tua donazione.

  1. Accettazione
    Viene effettuata la registrazione dei dati anagrafici. E’ necessario esibire un documento d’identità e
    fornire il proprio codice fiscale.
  2. Test emoglobina
    Si tratta di un piccolo prelievo di sangue dal dito per verificare in modo immediato i livelli di emoglobina nel sangue.
    E’ il primo momento importante per verificare l’idoneità alla donazione ed è fondamentale per garantire che il donatore non sia portatore sano di anemia.
  3. Visita medica
    In questa sede il donatore affronta un importante colloquio con il medico. Il donatore dovrà rispondere sinceramente alle domande che gli verranno poste per garantire la sicurezza del sangue che verrà successivamente trasfuso. Inoltre il medico controlla la pressione e misura la frequenza cardiaca.
  4. Il donatore che in seguito al test dell’emoglobina, alla visita medica e al colloquio con il medico sia risultato idoneo viene accompagnato in sala donazioni. La donazione di sangue ha una durata di circa 10 minuti e consiste nel prelievo di 405-495 ml di sangue. Durante la donazione, il donatore è assistito dal personale medico e infermieristico. E’ garantita la massima sicurezza grazie a dispositivi medici, sterili e monouso.

Ad ogni donazione vengono eseguiti tutti gli esami di routine necessari a controllare e salvaguardare la salute del donatore e i test per la ricerca dell’epatite B e C, dell’AIDS, e di altre malattie trasmissibili.

Cosa si dona del sangue :
Il sangue è composto da: plasma (45%-50% del sangue), globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.

La plasmaferesi è un tipo di donazione moderna ed altamente finalizzata in cui si sottrae al donatore la sola parte liquida del sangue (plasma) restituendogli contemporaneamente la parte cellulare (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine).

Il plasma a sua volta è costituito per oltre il 90% da acqua e per il 10% circa da albumina, globuline ed altre proteine essenziali per la coagulazione e le difese organiche.

La donazione di plasma quindi sottrae all’organismo prevalentemente liquidi (prontamente rimpiazzati) e una piccola porzione di proteine, la cui perdita viene rapidamente neutralizzata nel giro di poche ore o al massimo di qualche giorno.

La plasmaferesi viene effettuata con degli apparecchi particolari detti separatori cellulari. Infatti, il sangue prelevato ai donatori viene separato da questi apparecchi in modo che il plasma venga raccolto in una sacca e le altre componenti del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) siano restituite al donatore.
La seduta di plasmaferesi è formata da una serie di prelevamenti, separazioni e reinfusioni di componenti ematici, tutto effettuato in perfetta sterilità garantendo così la massima sicurezza per il donatore e per chi riceve il plasma donato. Alla fine di ogni seduta viene generalmente reinfusa al donatore una quantità di soluzione fisiologica pari a quella di plasma donato, rimpiazzando così immediatamente i liquidi perduti con la donazione.

A differenza del sangue che viene utilizzato direttamente dagli ospedali, il plasma ottenuto dalle donazioni viene ceduto alle industrie farmaceutiche per ricavarne i cosiddetti plasmaderivati (veri e propri “farmaci salvavita”). Questi sono:

  • albumina, una proteina molto abbondante nel plasma utilizzata negli stati di shock, nelle ipoproteinemie, nell’ittero neonatale grave…;
  • immunoglobuline, ovvero gli anticorpi, impiegati nelle gravi ipogammaglobulinemie e per la prevenzione e la cura di infezioni come il tetano, il vaiolo, l’epatite virale, la rabbia ed altre malattie;
  • fibrinogeno, essenziale per la coagulazione e carente in certe situazioni congenite o acquisite;
  • fattori della coagulazione, in particolare il fattore VIII e IX per la cura dell’emofilia A e B ed i fattori II, VII, X che possono essere carenti in certe malattie del fegato.

I modi di utilizzo del plasma sono quindi molti ed importantissimi.
Attualmente il nostro fabbisogno di plasmaderivati è coperto solo in parte dalle donazioni italiane, per questo siamo costretti a ricorrere all’importazione da altri Paesi.
Donare plasma è importante per ridurre (o annullare!) la dipendenza dall’estero, ottenendo così una maggiore sicurezza dal rischio di trasmissione di malattie infettive grazie al rigido controllo a cui è sottoposto il plasma italiano.

I vantaggi di essere donatore

  • Controlli medici e di laboratorio periodici e gratuiti;
ESAMI OBBLIGATORI AD OGNI DONAZIONE E CONTROLLI PERIODICI

Il decreto del Ministero della Sanita’ del 26.01.2001, allegato 7, prevede i seguenti controlli:

  1. Ad ogni donazione il donatore deve essere sottoposto ai seguenti esami (VALIDAZIONE BIOLOGICA):
    • – esame emocromocitometrico completo;
    • – ALT con metodo ottimizzato;
    • – sierodiagnosi per la lue;
    • – HIV Ab 1-2;
    • – HBs Ag;
    • – HCV Ab;
    • – ricerca di costituenti virali dell’HCV, secondo i tempi e le modalità previsti dalle specifiche direttive ministeriali.
  2. Successivamente, il donatore periodico, oltre agli esami del precedente punto A, ogni anno deve essere sottoposto ai seguenti esami:
    • – creatininemia;
    • – glicemia;
    • – proteinemia;
    • – sideremia;
    • – colesterolemia;
    • – trigliceridemia;
    • – ferritinemia.

A giudizio del medico trasfusionista possono essere disposti altri eventuali esami diagnostici e strumentali. •Un giorno di riposo retribuito per i lavoratori dipendenti;
Legge n. 107/90
Art. 13 – I donatori di sangue e di emocomponenti con rapporto di lavoro dipendente hanno diritto ad astenersi dal lavoro per l’intera giornata in cui effettuano la donazione, conservando la normale retribuzione per l’intera giornata lavorativa. I relativi contributi previdenziali sono accreditati ai sensi dell’articolo 8 della legge 23 aprile 1981, n. 155.
Art. 14 – Ai fini dell’applicazione dell’articolo 13, al datore di lavoro vengono certificati, a cura del servizio di immunoematologia e trasfusione o del centro trasfusionale o dell’unità di raccolta, l’accesso e le pratiche delle donazioni cui è stato sottoposto il dipendente donatore di sangue.

DONARE PLASMA e SANGUE è importante, necessario e non è dannoso alla salute.
E’ un modo per aiutare altre persone ed in alcuni casi per salvare vite umane.
DONARE PLASMA e SANGUE è un gesto gratuito e di civiltà. Non si dona per amicizia o per denaro, ma si dona per solidarietà umana, perché siamo uomini in mezzo agli uomini tutti con gli stessi bisogni.
Donare plasma non comporta un impegno di tempo notevole, bastano circa 45 minuti per svolgere un gesto di altruismo che lascia una grande soddisfazione personale.

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